Comune di Solarino

Solarino (IPA: [sola'riːno]; Sampàulu in siciliano) è un comune italiano di 7.475 abitanti del libero consorzio comunale di Siracusa in Sicilia.
Geografia Fisica

Il territorio di Solarino è caratterizzato da un paesaggio collinare, parte integrante della Val d'Anapo, un'estensione orientale dei Monti Iblei. L'altitudine varia notevolmente, passando dai 120 metri della contrada Macchiotta fino ai 390 metri di località Trigona. La vegetazione è tipicamente mediterranea, con una prevalenza di macchia, oliveti sulle colline e agrumeti nelle zone più pianeggianti. Non mancano mandorli, carrubi e fichi d'India, spesso utilizzati come delimitatori delle proprietà. In sintesi, Solarino è un comune immerso in un contesto naturale ricco e variegato, dove la collina e la pianura si incontrano, offrendo un paesaggio agrario tipico della Sicilia sud-orientale.
Clima

Il clima di Solarino è tipicamente mediterraneo, con inverni miti ed estati calde. Le temperature oscillano tra i 0°C e i 40°C, con una media annuale intorno ai 18°C. Le piogge sono più frequenti in autunno, mentre l'estate è la stagione più secca. Fenomeni come nebbia, grandinate e nevicate sono molto rari. Confronto con Siracusa: Poiché Solarino non dispone di una propria stazione meteorologica, si fa riferimento ai dati della vicina Siracusa, che presentano caratteristiche climatiche simili. Classificazione climatica: Solarino rientra nella zona climatica C, il che significa che ha un fabbisogno termico relativamente basso, tipico delle zone con inverni miti. In sintesi, Solarino gode di un clima piacevolmente temperato, ideale per chi apprezza le temperature miti e le estati calde e secche.
Territorio

Il versante sudorientale dei Climiti
Sismicità: Solarino è classificato come zona a sismicità medio-alta, indicando un rischio sismico non trascurabile. Litologia: Il territorio è prevalentemente costituito da sedimenti calcarenitici, rocce sedimentarie clastiche e formazioni ipogee come la Grotta del Ventaglio. La natura calcarea della roccia influenza la formazione del suolo. Pedologia: I suoli di Solarino sono caratterizzati da un pH leggermente basico e da un colore rossastro dovuto alla presenza di ferro. La natura del suolo varia a seconda della roccia madre e dei processi di formazione. Idrografia: Il territorio è incluso nel bacino del fiume Anapo, le cui acque sono state sfruttate per la produzione di energia elettrica. In sintesi, Solarino presenta un contesto geologico e pedologico complesso e variegato, influenzato dalla natura calcarea delle rocce e dai processi di erosione e sedimentazione. Queste caratteristiche hanno un impatto significativo sulla morfologia del territorio e sulle sue risorse idriche.
Origini del Nome

Il testo approfondisce le origini del toponimo "Solarino", presentando due principali teorie e fornendo numerosi elementi storici a sostegno di ciascuna:
Teoria 1: Origine dal siciliano "sularinu" (solitario)
- Collegamento con un eremo: Questa teoria associa il nome al termine siciliano "sularinu" che significa "solitario", riferendosi a un eremo attiguo alla chiesa di San Paolo un tempo esistente nel feudo.
- Supporto documentale: A sostegno di questa tesi viene citato un verbale della visita pastorale del 1775 in cui il borgo viene chiamato "San Paolo Solitario".
Teoria 2: Origine dal latino "solaris" (soleggiato)
- Riferimento alla posizione geografica: Questa teoria collega il nome al termine latino "solaris" o "solarium" che significa "soleggiato", riferendosi alla posizione geografica del territorio.
- Supporto onomastico: A sostegno di questa tesi viene citata la contrada di Solarino chiamata "Soliardo" che deriva da termini latini legati al sole.
Evoluzione del nome nel tempo
- San Paolo Solarino: In passato, il nome ufficiale del paese era "San Paolo Solarino".
- Transizione a Solarino: Nel corso del tempo, il nome "Solarino" si affermò gradualmente, con numerosi documenti che ne attestano l'uso a partire dal 1830.
- Motivi della transizione: La transizione potrebbe essere stata dovuta a una volontà di semplificazione o a motivi politici.
Legenda di San Paolo
- Visita di San Paolo: La tradizione locale narra che l'apostolo Paolo visitò la zona di Solarino durante il suo viaggio verso Roma.
- Miracolo: Si dice che San Paolo fece miracolosamente sgorgare dell'acqua in un luogo chiamato oggi "Puzzu 'i San Paulu".
- Reperti archeologici: Sono stati ritrovati reperti che confermano la presenza romana nella zona.
Tentativo di ripristino del nome originale
- Iniziativa popolare: Nel 1978, un'iniziativa popolare cercò di ripristinare il nome "San Paolo Solarino", ma senza successo.
In conclusione, il testo presenta un quadro complesso e affascinante sull'origine del nome Solarino, offrendo elementi a sostegno di entrambe le teorie principali e tracciando l'evoluzione del nome nel corso dei secoli. La presenza di una ricca tradizione legata alla figura di San Paolo aggiunge un ulteriore strato di significato al toponimo.

Storia

La storia di Solarino ha radici antiche, con evidenze archeologiche di insediamenti preistorici. Tuttavia, la fondazione del primo nucleo abitato risale al XVIII secolo, grazie all'iniziativa del principe di Pantelleria. Le prime notizie certe su Solarino come feudo baronale risalgono al 1296. Prima di questa data, la storia si intreccia con la leggenda della visita di San Paolo a Siracusa e alla conseguente predicazione nelle terre solarinesi.
Date fondamentali:
1760: Concessione della "licentia populandi", ovvero il permesso di popolare la zona, e fondazione del primo nucleo abitato.
1827: Concessione dell'autonomia amministrativa al "Comunello di San Paolo Solarino".
1943: Si svolge la Battaglia di Solarino, uno dei più sanguinosi scontri della Seconda Guerra Mondiale in provincia di Siracusa.
In sintesi, Solarino è un comune con una storia millenaria, dove la leggenda e la storia si intrecciano, dando vita a un ricco patrimonio culturale. La fondazione del borgo moderno e la successiva evoluzione amministrativa hanno segnato tappe fondamentali nella sua identità.
Simboli

Lo stemma civico di Solarino è stato concesso ufficialmente da Vittorio Emanuele III nel 1921. La sua descrizione araldica è piuttosto semplice: su sfondo azzurro, sono presenti tre spighe di grano dorate e un sole raggiante, anch'esso d'oro, posizionato in alto a destra. Lo stemma è incorniciato da rami di alloro e di quercia e sormontato dalla tipica corona murale dei comuni. Il gonfalone del comune, invece, è stato concesso molto più tardi, negli anni '80. Si presenta diviso in due parti verticali, una gialla e una azzurra, e al centro è raffigurato lo stemma comunale. Il nome del comune è scritto in oro al centro del gonfalone. In sintesi, sia lo stemma che il gonfalone di Solarino presentano una simbologia legata alla produzione agricola (spighe di grano) e alla luce del sole, elementi che potrebbero richiamare la posizione geografica del comune e le sue attività economiche tradizionali.

Monumenti e luoghi d'interesse
Solarino offre un ricco patrimonio storico e culturale, concentrato principalmente su luoghi legati alla figura di San Paolo Apostolo. Questi "luoghi paolini" includono il pozzo di San Paolo, la grotta di San Paolo e i resti della chiesa di San Paolo a Cozzo Collura, oltre alla Chiesa Madre dedicata all'Apostolo stesso. All'interno del centro abitato si possono ammirare monumenti importanti come il monumento ai Caduti, opera di Luciano Patania, e l'ospedale Vasquez, entrambi costruiti negli anni Venti. Inoltre, è stato recentemente inaugurato un monumento dedicato alla Pace. Nelle immediate vicinanze di Solarino si trovano altri siti di interesse archeologico, tra cui la zona di Contrada San Demetrio, la necropoli di cava del Rivettazzo e la centrale idroelettrica dell'Anapo. In sintesi, Solarino è un comune ricco di storia e di testimonianze del passato, che spaziano dalla venerazione religiosa ai monumenti storici e ai siti archeologici.
Architetture religiose

Il patrimonio religioso di Solarino è caratterizzato da diverse chiese e cappelle:
Chiesa Madre San Paolo Apostolo: È il cuore religioso del paese, dedicata al patrono San Paolo. Iniziata nel 1764, fu aperta al culto solo nel 1854. Si trova nella piazza principale.
Chiesa Madonna delle Lacrime: Più recente, costruita nel 1966 e consacrata nel 1976, si trova nel quartiere della Stazione.
Cappella di San Pio da Pietrelcina: Situata in Piazza Aldo Moro, in una zona alta del paese, è dedicata al santo di Pietrelcina.
In sintesi, Solarino possiede un patrimonio religioso variegato, che spazia da edifici storici come la Chiesa Madre a strutture più recenti come la cappella dedicata a San Pio.

Architetture civili

Solarino vanta un interessante patrimonio architettonico, con edifici storici che raccontano la storia del paese:
Palazzo Requisenz: Costruito a partire dal 1754 sulle rovine di edifici preesistenti, è un esempio di architettura nobiliare e dal 1993 è riconosciuto come monumento nazionale. Si trova in piazza del Plebiscito, di fronte al palazzo comunale.
Palazzo municipale: Edificato nel 1927, sorge al posto di caseggiati più antichi appartenuti alla famiglia Mezio.
Palazzetto Sipala: Risalente all'epoca umbertina, si trova lungo Corso Vittorio Emanuele e ha subito diverse modifiche nel corso del tempo.
Ospedale "Giuseppe Vasquez": Inaugurato nel 1928 in stile coloniale, è situato in via Piave. Nonostante le buone intenzioni del donatore, a causa di problemi burocratici non fu mai utilizzato come ospedale. Oggi ospita associazioni come l'AVIS e la Protezione Civile.

Altro
Solarino ospita diversi monumenti che commemorano momenti importanti della sua storia:
Monumento ai Caduti in Guerra: Situato in Piazza del Plebiscito, fu eretto nel 1928 per onorare i cittadini caduti durante la Prima Guerra Mondiale. Nel 2007 è stato restaurato e sono stati aggiunti i nomi di coloro che erano stati inizialmente omessi.
Monumento alla Pace: Realizzato nel 1990, rappresenta un Mercurio alato stilizzato e si trova all'ingresso sud-est del paese. Simboleggia la ricerca della pace e dell'armonia.
Monumento in Memoria della Battaglia di Solarino: Inaugurato nel 1993, commemora la sanguinosa battaglia del 1943 che si svolse nei pressi del paese. La lapide, con un testo composto dallo storico Orazio Sudano, ricorda i caduti di questo tragico evento.
Siti archeologici

Alcune tombe della necropoli di Cava del Rivettazzo.

Solarino e i suoi dintorni nascondono un ricco patrimonio archeologico che testimonia la lunga storia dell'insediamento umano in questa zona:
Cava del Rivettazzo: Questa necropoli preistorica, situata a nord del paese, è un sito di grande importanza in quanto racchiude tracce di tutte le fasi della civiltà sicula.
Contrada San Demetrio: Poco distante da Cozzo Collura, in questa località sono stati rinvenuti i resti di un insediamento risalente al periodo tardo romano-bizantino.
Cozzo Collura: Questa zona rurale, a est di Solarino, ha restituito preziosi reperti archeologici relativi a due periodi storici distinti: il IV-III secolo a.C. e il II-IV secolo d.C. Questi scavi testimoniano la presenza di uno dei primi nuclei abitati del territorio solarinese.
Aree naturali
Solarino offre un'ampia varietà di spazi verdi e aree naturali, ideali per il relax e le attività all'aperto:
Grotta del Ventaglio: Questo ipogeo naturale, situato sotto Via Dante, è un luogo affascinante ma attualmente chiuso al pubblico per motivi di sicurezza.
Parco "Robinson - Beata Maria Crocifissa Curcio": Situato in Via Palermo, è un'area giochi per bambini, dotata di altalene, scivoli e una tribunetta.
Parco Urbano "Maria Grazia Cutuli": Questo ampio parco, situato nella zona nordorientale, offre percorsi pedonali e ciclabili, aree di sosta e giochi per bambini.
Villa Comunale "Antonio Santangelo Fulci": Estesa su oltre 1300 metri quadrati, offre un'oasi di verde con pineta, boschetto e giardino roccioso.
Bacino inferiore della Centrale dell'Anapo: Questo bacino artificiale, situato a nord di Solarino, è un'area di grande interesse naturalistico e sportivo. Dal 2002 ospita il "Centro Nautico di Anapo", che organizza diverse attività acquatiche.
Evoluzione demografica
Il borgo di Solarino, situato in provincia di Siracusa, ha origini relativamente recenti. Fondato nel XVIII secolo, vide affluire coloni da diverse regioni, sia italiane che straniere. Tra questi, si annoverano provenienze dal Genovesato, dal Piemonte, da Malta, dal Marocco e dai Castelli Romani. Questa diversità di provenienza ha contribuito a formare un tessuto sociale ricco e variegato.
Emigrazione e immigrazione
Agli inizi del Novecento, Solarino fu colpita da un'ondata migratoria significativa, soprattutto verso le Americhe (Stati Uniti e Australia) e, in misura minore, verso l'Europa centrale e l'Italia settentrionale. Questa emorragia demografica, durata fino agli anni Sessanta, fu parzialmente compensata dall'arrivo di profughi friulani in seguito alla Prima Guerra Mondiale.
Sviluppi recenti
Con l'avvento del boom economico e lo sviluppo del polo petrolchimico di Siracusa, le campagne circostanti Solarino furono progressivamente abbandonate. Tuttavia, la posizione strategica del borgo, equidistante dai centri industriali e dal capoluogo, lo rese una meta attrattiva per nuovi abitanti. Di conseguenza, Solarino ha sperimentato una crescita demografica significativa, diventando il terzo comune più densamente popolato della provincia di Siracusa.
Etnie e minoranze straniere
Presenza di cittadini stranieri a Solarino nel 2007
Nel 2007, la comunità di Solarino presentava una piccola ma significativa presenza di cittadini stranieri.
Percentuale: Gli stranieri rappresentavano il 2,26% della popolazione totale del comune.
Provenienza: Le nazionalità più rappresentate erano la Romania e la Polonia.
Numeri: Risultavano residenti 60 romeni e 47 polacchi.
Interpretazione:
Questo dato indica che, già nel 2007, Solarino era un comune con una certa apertura verso la multiculturalità, seppur in misura limitata rispetto ad altri centri urbani. La presenza di cittadini provenienti da Romania e Polonia suggerisce potenziali flussi migratori legati a specifici motivi economici o sociali, come la ricerca di lavoro o la riunificazione familiare.
Dialetto solarinese
Il dialetto parlato a Solarino, pur facendo parte della famiglia dei dialetti siciliani non metafonetici orientali, presenta alcune caratteristiche uniche che lo distinguono dagli altri dialetti della zona.
Le principali peculiarità del dialetto solarinese sono:
Degeminazione della doppia occlusiva retroflessa sonora: A differenza del siciliano standard, a Solarino la doppia consonante "dd" viene pronunciata come una semplice "d". Ad esempio, le parole "iddu", "nuddu" e "cavaddu" diventano rispettivamente "idu", "nudu" e "cavadu".
Mancata retroflessione di "tr" e "str": In solarinese, i gruppi consonantici "tr" e "str" non assumono la pronuncia retroflessa tipica del siciliano, ma mantengono la pronuncia italiana. Ad esempio, "tri" e "strata" si pronunciano come in italiano, senza il suono caratteristico delle parole inglesi "tree" e "street".
Fattori che influenzano il dialetto:
Alfabetizzazione: Con la diffusione dell'alfabetizzazione, le peculiarità del dialetto solarinese tendono a ridursi, soprattutto nelle giovani generazioni. Contatto con altri dialetti: L'interazione con parlanti di altri dialetti può portare a una progressiva omogeneizzazione linguistica.
Folclore: i ciaràuli
Una tradizione millenaria legata a San Paolo
A Solarino, in Sicilia, esiste una credenza popolare secondo cui coloro nati la notte del 25 gennaio, giorno della conversione di San Paolo, possiedono il dono di guarire dal morso di serpenti e altri animali velenosi. Questa capacità taumaturgica, attribuita all'intercessione di San Paolo, sarebbe stata trasmessa loro come un'eredità spirituale.
L'origine della credenza
La leggenda si basa su un episodio biblico riportato negli Atti degli Apostoli, in cui San Paolo, morso da una vipera sull'isola di Malta, rimane illeso. Da questo miracolo è nata la convinzione che il Santo fosse protettore contro i morsi dei rettili.
I Ciarauli: chi sono e come operano
Le persone nate il 25 gennaio e dotate di questo potere sono chiamati "ciarauli". Il termine deriva dal greco "keraulés", che significa suonatore di corno, in riferimento al fatto che un tempo i ciarauli utilizzavano strumenti musicali durante le loro pratiche curative.
Caratteristiche dei Ciarauli:
Segno distintivo: I ciarauli presentano solitamente un'escrescenza sotto la lingua o una macchia a forma di serpente sotto il braccio destro, considerati segni distintivi del loro dono.
Apprendimento delle formule: Per esercitare il loro potere, i ciarauli devono apprendere delle formule magiche, chiamate "ciarmi", da un altro ciaràulu. Questo apprendimento avviene in chiesa, la notte di Natale, durante la consacrazione dell'eucaristia.
Modalità di guarigione: La guarigione avviene attraverso un rituale che prevede l'analisi della ferita, l'applicazione della saliva e la recitazione del ciarmu.
Importanza storica e sociale
Per secoli, i ciarauli sono stati considerati figure di grande rilievo nella comunità di Solarino. Molti pellegrini si recavano nel paese per chiedere la loro assistenza in caso di morsi di serpente o altri incidenti simili.
Cultura
Solarino è un comune che, nonostante le sue dimensioni, offre un panorama culturale piuttosto vivace, incentrato principalmente sulla promozione del territorio, delle tradizioni e dell'enogastronomia locale.
Punti di forza:
Museo Laboratorio etnoantropologico: Inaugurato nel 2016, questo spazio culturale ospita un museo, un teatro all'aperto e una sala prove. Rappresenta un fulcro importante per la promozione delle tradizioni locali e offre un luogo di aggregazione per artisti e appassionati.
Teatro all'aperto: Lo spazio teatrale del museo permette di organizzare rappresentazioni e spettacoli durante la stagione estiva.
Attività musicali: Diversi gruppi musicali, come i Qbeta, trovano spazio per esibirsi e provare nella sala prove del museo.
Eventi culturali: Sebbene non siano frequenti come le manifestazioni teatrali, si organizzano anche mostre d'arte, incontri letterari e altri eventi culturali in varie location del comune.
Aspetti da migliorare:
Mancanza di strutture dedicate: Fino al 2016, Solarino non disponeva di spazi specifici come teatri o sale cinematografiche, costringendo le attività culturali a svolgersi in luoghi meno adatti.
Irregolarità degli eventi: Le mostre d'arte, gli incontri letterari e altri eventi culturali non hanno una cadenza regolare, ma si verificano in modo sporadico.
Musei

Museo etnoantropologico

Casa del Novecento
Solarino, pur essendo un centro di medie dimensioni, vanta un'offerta museale sorprendentemente ricca e diversificata, che spazia dalla storia naturale all'etnografia, passando per l'arte e l'artigianato.
I musei principali:
Ecomuseo Hyblon: Situato nel Cenacolo Domenicano, questo museo è dedicato alla paleontologia e alla mineralogia, con una ricca collezione di reperti provenienti dalla zona iblea.
Museo Permanente di Pizzi e Ricami Artistici: Ospita una vasta collezione di merletti e ricami provenienti da tutta Italia, offrendo un'interessante panoramica sull'artigianato femminile.
Casa del Novecento: Allestita in una tipica abitazione solarinese, questa mostra permanente illustra la vita quotidiana della comunità locale nel XX secolo.
Museo etnoantropologico (Pro Loco): Situato presso l'ex frantoio comunale, questo museo raccoglie numerosi reperti etnografici, tra cui un carretto siciliano e un frammento della grotta di Rabat.
Caratteristiche distintive:
Diversità tematica: L'offerta museale di Solarino è molto varia, coprendo diverse discipline e periodi storici.
Legame con il territorio: Molti dei reperti esposti sono legati alla storia naturale e culturale della zona iblea.
Valorizzazione delle tradizioni locali: I musei dedicati all'etnografia e all'artigianato contribuiscono a preservare e promuovere le tradizioni locali.
Importanza:
La presenza di questi musei arricchisce l'offerta culturale di Solarino, attirando visitatori interessati alla storia, all'arte e alle tradizioni locali. Inoltre, essi rappresentano un importante strumento per la valorizzazione del patrimonio culturale della zona.
Radio
Solarino è sede dell'emittente radiofonica Radio Sud Orientale (meglio conosciuta come Radio S.O. o semplicemente R.S.O.)[70] che trasmette nella zona di Siracusa in modulazione di frequenza (FM) sui 98.200 MHz. https://www.rsoradio.it/streaming.html Fino ai primi anni novanta, da Solarino trasmetteva anche l'emittente Radio In.
Televisione
Dalla seconda metà degli anni settanta, segnatamente dal 1976, e fino al 1993 a Solarino ha avuto sede l'emittente televisiva Teleanapo, oscurata in seguito alla legge Mammì sulla regolamentazione del sistema radiotelevisivo pubblico e privato.[71] Dal 2008, Teleanapo è ritornata a trasmettere in streaming, diventando una web TV.[72]
Cucina
Solarino vanta una ricca tradizione culinaria, fortemente radicata nel territorio e nelle sue usanze. Tra i piatti più caratteristici e apprezzati troviamo:
Pizzolo: Una sorta di piccola pizza farcita con una grande varietà di ingredienti, che possono spaziare dai salumi ai formaggi, dalla carne alle verdure. La versatilità del pizzolo lo rende un piatto adatto a ogni palato.
Scacciata: Questa focaccia può essere sia salata che dolce. Nella versione salata, è farcita con verdure, patate e salsiccia, mentre nella versione dolce è preparata con ricotta, miele, zucchero e cannella.
Zippole (o crispeddi): Queste frittelle dolci o salate sono un classico della tradizione siciliana. Nella versione dolce, sono farcite con uva passa, mentre in quella salata con alici salate.
Totò: Dolci natalizi ricoperti di glassa al cioccolato o al limone, sono una delizia per il palato.
Cassatelle di ricotta: Simili a delle crostatine, sono farcite con ricotta, zucchero, miele e scorze di agrumi.
Un patrimonio culinario da scoprire
Questi piatti, oltre a soddisfare il palato, rappresentano un vero e proprio patrimonio culturale, tramandato di generazione in generazione. La loro preparazione, spesso legata a riti e tradizioni locali, è un'occasione per riscoprire sapori antichi e condividere momenti di convivialità.
Un legame con il territorio
La cucina solarinese è strettamente legata al territorio e ai suoi prodotti tipici. L'utilizzo di ingredienti freschi e genuini, come l'olio d'oliva, i formaggi locali e le verdure di stagione, conferisce ai piatti un sapore unico e autentico.
Un'esperienza da vivere
Assaggiare i piatti tipici di Solarino è un'esperienza indimenticabile per chi desidera scoprire i sapori autentici della Sicilia.
Note:
Diffusione: Molti di questi piatti non sono esclusivi di Solarino, ma sono condivisi con altri comuni della bassa Val d'Anapo.
Occasioni: Alcuni piatti sono legati a specifiche festività o ricorrenze, come le zippole per San Martino.
Varietà: La cucina solarinese offre una grande varietà di sapori e combinazioni, soddisfando anche i palati più esigenti.
Eventi

Solarino è un comune ricco di tradizioni religiose, che si manifestano in numerose feste popolari nel corso dell'anno. Queste celebrazioni sono un momento importante per la comunità, unendo fede, folklore e momenti di convivialità.
Le feste principali sono:
Festa di San Paolo Apostolo: La festa patronale, che si svolge la prima domenica di agosto, è la più importante e sentita. I festeggiamenti iniziano la settimana precedente e comprendono diverse manifestazioni civili e religiose.
Festa di Maria SS. Annunziata: Caratterizzata dalla vendita all'asta dei doni offerti alla Madonna, questa festa, sebbene meno folkloristica rispetto al passato, conserva un forte valore religioso.
Festa della Madonna delle Lacrime: Celebrata nella terza settimana di settembre, questa festa è nata negli anni '60 e si caratterizza per le funzioni religiose e le sagre.
Festa di San Sebastiano Martire: Si svolge il 20 gennaio e la seconda domenica di maggio. Una delle usanze più caratteristiche è il pellegrinaggio a piedi nudi a San Sebastiano di Melilli.
Festa di San Pio da Pietrelcina: Celebrata nella prima settimana di settembre, questa festa relativamente recente è legata alla presenza di una statua del santo nel paese.
Caratteristiche comuni:
Radici antiche: Molte di queste feste affondano le loro radici in tradizioni secolari.
Forte connotazione religiosa: La fede è l'elemento unificante di tutte queste celebrazioni.
Momenti di aggregazione: Le feste sono un'occasione per la comunità di riunirsi e condividere momenti di gioia.
Evoluzione nel tempo: Alcune feste hanno mantenuto le loro caratteristiche tradizionali, mentre altre si sono adattate ai tempi moderni.
Urbanistica

Particolare di una casa solarinese in stile Liberty.
Solarino presenta un centro storico caratterizzato da una pianta ortogonale di forma ovale, sviluppatosi a partire dalla seconda metà del XVIII secolo. L'architettura del paese, soprattutto nella zona nord-est, è influenzata dallo stile Liberty, riconoscibile nei particolari decorativi delle facciate.
Piazza del Plebiscito: Cuore pulsante della città, questa piazza ospita edifici importanti come il Palazzo Comunale, la chiesa madre e il monumento ai caduti. Al centro spicca l'Albero della Libertà, simbolo della fine della guerra. La piazza è stata recentemente restaurata con una nuova pavimentazione e illuminazione.
Corso Vittorio Emanuele: Questa lunga via, che rappresenta il prolungamento della SS 124, è il principale asse viario del paese e ospita numerosi negozi e servizi.
Altre piazze di interesse:
Piazza IV Novembre: Conosciuta come piazza d'Erba, ha una forma irregolare e ospita spesso eventi all'aperto.
Piazza Aldo Moro: Di forma semicircolare, è caratterizzata da una gradinata affrescata e dalla statua di Padre Pio.
Piazzale Victor Rizza: Situato in una zona sopraelevata, questo slargo è caratterizzato da una rotonda e da un ampio spazio verde.
Caratteristiche distintive del centro storico:
Pianta ortogonale: La disposizione delle strade segue un preciso schema geometrico.
Stile Liberty: L'architettura degli edifici è caratterizzata da elementi decorativi tipici dello stile Liberty.
Presenza di spazi verdi: Diverse piazze e slarghi sono arricchite da giardini e alberi.
Monumenti e edifici storici: Il centro storico ospita numerosi edifici di interesse storico e artistico.

Il lato nord-est di piazza del Plebiscito, con al centro il monumento ai Caduti, ed il palazzo Conti Mezio (Municipio).
Comprensorio comunale
Il territorio comunale ha una superficie di 1.301 ettari, risultando essere, così, il più piccolo della Provincia di Siracusa. I suoi confini sono: a nord e ad ovest con il Comune di Sortino; a nordest, con quello di Priolo Gargallo; ad est, ancora con Priolo Gargallo e con Siracusa; a sud e sudest con Floridia ed a sudovest con Palazzolo Acreide.
Le località extraurbane (chiamate localmente contrade) che concorrono a formarlo sono le seguenti: Balatazza, Calancon del vento, Carrubbazza, Case Rosse, Cassara, Cava Cirino, Conca di Porco, Costa Lucente, Costa di Palmieri, Costa Pernice, Cozzo di Morte, Cozzo Collura, Cozzo Coniglio, Cugno di Canne, Cugno Cardone, Cugno Randazzo, Finaiti, Fullone, Grotte di Conzo, Loco, Loco di Carciolo, Locozìo, Macchiotta, Maltese, Mangiapecora, Masseria, Pozzo Nuovo, Pozzo Oliva, Quartararo, Raina, Ràzzina, San Demetrio, Sellichisina, Sfardascarpe, Soliardo, Trigona, Vizzinisi, Loco di Zaiera, Zanno.
Molte di queste (Cozzo Amena, Cozzo Coniglio, Fullone, Macchiotta, Maltese, Mangiapecora, Pozzo Oliva), a seguito della crescita demografica del Comune, ormai fanno parte integrante dell'attuale centro urbano. Altre (Balatazza, Finaiti, Trigona, Cugno di Canne, Sellichisina), invece, essendo prossime al centro abitato ed a seguito della costante espansione edilizia che ha trovato nuova linfa a partire dagli anni novanta,[79] si stanno urbanizzando, perdendo le loro caratteristiche rurali e divenendo sempre più la nuova periferia del paese.
Economia
Dopo il boom economico degli anni sessanta ed a seguito della nascita del polo petrolchimico, l'agricoltura ha avuto una battuta d'arresto così come l'allevamento di bovini ed ovini, per cui la loro incidenza nel tessuto economico del paese è andata, col tempo, scemando ed attualmente, risulta alquanto modesta.[80] Ciononostante, grazie alla capacità di riconversione economica di molti operatori locali, l'economia legata ai prodotti naturali (cereali, olive, carrube, mandorle, frutta ed ortaggi), sta tentando uno sviluppo in termini di lavorazione ed esportazione dei prodotti (dolci locali, miele, olio, conserve). Basti pensare che, sul Comune converge gran parte della produzione olivicola della zona, per la molitura e che, annualmente, a Solarino viene lavorata una quantità di mandorle di circa 65000 quintali, pari all'80% della produzione siciliana.[81] Pertanto, due lavori tipicamente stagionali sono stati trasformati in stabile fonte di occupazione, grazie anche all'esportazione del prodotto finito su scala internazionale. Di conseguenza, nell'economia del paese, importante rilievo rivestono le industrie di trasformazione agroalimentare[82] (caseifici, oleifici, molini, macellerie, industrie conserviere), l'apicultura, la lavorazione degli agrumi e dei prodotti ortofrutticoli.
Prodotti
Le arance rosse
Le carrube
I limoni di Siracusa[83]
Le mandorle
Il miele di timo[84]
La mostarda
L'olio d'oliva D.O.P. Monti Iblei, sottozona Val d'Anapo.[85]
Strade
Le principali arterie stradali[86] che servono il Comune sono:
Strada statale 124 Siracusana che collega Solarino con Floridia, Siracusa e Palazzolo Acreide.
Strada statale 114 Orientale Sicula che collega il comune, principalmente, con Catania (uscite: Siracusa nord, Siracusa, Priolo sud).
Strada Provinciale 28, Solarino - Fusco - Sortino, strada panoramica che attraversa tutta la Valle dell'Anapo.
Strada Provinciale 36, Solarino - Diddino, che collega il centro abitato con la provinciale per Priolo Gargallo, Belvedere e Città Giardino.
Strada Provinciale 76, Diddino - Monte Climiti - Saiazza, che collega Solarino con Sortino e con Melilli.
Strada Provinciale 78, Balatazza - Trigona, che collega il centro urbano con le due omonime contrade e si innesta sulla Strada Statale 124 al km 99.
Ferrovie

Ponte ferroviario sul tracciato dismesso della Siracusa-Ragusa-Vizzini, nei pressi di Solarino.
Dal 19 luglio 1915[87], per circa quarant'anni, fu attiva la stazione ferroviaria "Solarino" situata a 144 m s.l.m., al km 17,172 del tracciato della ferrovia Siracusa-Ragusa-Vizzini[88], in una zona facente parte della contrada Pozzo Oliva, che attualmente corrisponde con il viale della Patria, nella periferia nord-est del paese[89]. Detta stazione, fino al 26 luglio 1923, rappresentò il capolinea della tratta stessa; mentre il 30 giugno 1956 vi partì l'ultimo treno diretto a Siracusa trainato dalla locomotiva 03 (denominata Solarino)[90] che giunse alla stazione di Siracusa Nuova alle 9:30, dopo poco più di mezz'ora di viaggio, con gli ultimi rotabili da accantonare[91]. Successivamente a quella data, infatti, in conseguenza del decreto Angelini che disponeva la chiusura dei cosiddetti "rami secchi" delle ferrovie[92], venne soppresso l'intero percorso ferroviario, che dal secondo dopoguerra si era ridotto al tronco iniziale "Solarino - Siracusa Nuova". A seguito dello smantellamento della strada ferrata, la stazione ferroviaria di riferimento è quella di Siracusa che dista meno di 20 km dal centro urbano.
Mobilità urbana
I trasporti interurbani di Solarino per Floridia, Siracusa, Sortino, Cassaro, Ferla e Palazzolo Acreide vengono svolti tramite autolinee AST[93] e con Catania, Aeroporto di Catania-Fontanarossa, Floridia, Belvedere e Priolo Gargallo, tramite gli autoservizi dell'Interbus.[94]
Amministrazione
Dall'ottenimento dell'autonomia comunale (1827) ad oggi (2023), si sono succedute 90 amministrazioni comunali, alla guida delle quali c'è stato 60 volte un sindaco, 12 volte un commissario, 7 volte un facente funzione, 6 volte podestà ed una volta ciascuno, un magistrato municipale ed un regio delegato. Nel 1943, poi, per tre mesi, il Comune fu sottoposto al Governo Militare statunitense dei territori occupati (AMGOT); così come furono di nomina alleata i primi due sindaci del secondo dopoguerra.
Fino ad oggi, la sindacatura più longeva è stata quella di Michele Gozzo che amministrò Solarino per ben 14 anni consecutivi, dal 1882 al 1896, mentre quella più breve, durata appena 54 giorni, dal 5 gennaio al 28 febbraio 1990, spetta a Benito Cassia. Durante la Prima Repubblica, il partito politico che ha avuto più sindaci è stato la Democrazia Cristiana (22 su 31 amministrazioni). Con l'elezione diretta dei sindaci, introdotta dalla legge 25 marzo 1993, n. 81, il primo cittadino ad essere eletto per due mandati consecutivi (2012-2022) è stato Sebastiano Scorpo, esponente di una lista civica; mentre hanno ricoperto la carica di sindaco, per quattro volte l'esponente di una lista civica, per due volte il candidato del centrodestra e, per una volta, il candidato del centrosinistra.[95]
Sport
Il calcio, lo sport più praticato e più seguito dai solarinesi, non ha mai regalato grandi risultati, attestandosi a livelli medio-bassi. Nel Comune sono state presenti diverse formazioni che hanno sempre militato in campionati dilettantistici regionali: la Solarinese[102], il Gruppo Sportivo San Paolo[103], e lo Sporting San Paolo[104]. Gli anni d'oro del calcio solarinese risalgono alla stagione 1976/77 quando fu la Mobili Burgio Solarino a portare il nome del paese nell'allora massimo campionato regionale per la prima volta salvandosi poi per tre stagioni consecutive prima di retrocedere. Solarino tornò ancora protagonista alle porte del 2000 quando lo storico San Paolo sfiorò più volte il campionato di Eccellenza per poi vendere il titolo all'Aretusa nel 2004. A seguito del fallimento di tutte le società solarinesi via via avvicendatisi negli anni, nella stagione 2015-16 il Florenzia trasferisce il titolo sportivo dalla vicina Floridia a Solarino, con la nascita dell'ASD Solarino Calcio militante nel campionato di Prima Categoria. Dopo una prima stagione entusiasmante sono poi arrivate una retrocessione nella campionato di Seconda Categoria e il successivo fallimento. Nell'estate 2017 è nato poi un nuovo progetto sportivo con una nuova società pronta a riportare l'entusiasmo: il nuovo ASD San Paolo. Il team gialloblù, guidato da Tito Mangiafico, ha vinto subito il campionato di Terza Categoria ibleo, volando in Seconda Categoria, dove ha ottenuto una facile salvezza. La società solarinese nella stessa stagione sfiorerà anche uno storico titolo con la categoria Under 17, guidata da Kevin Giliberto, arrendendosi in semifinale all'Accademia Siracusa. L'estate 2019 si è rivelata tra le più focose della storia calcistica solarinese: lo Sporting Priolo ha trasferito il proprio titolo di Promozione a Solarino, trovando l'accordo di collaborazione con la società locale dell'ASD San Paolo 2017, da ciò nasce l'ASD Climiti Football Club. Nello stesso anno viene fondato il nuovo Sporting San Paolo 2019. Nel mondo del calcio giovanile gravita invece la Jogging Club.
Per quanto riguarda il ciclismo, Solarino è stata sede del Trofeo Pantalica, gara internazionale di ciclismo su strada per ciclisti professionisti[105], ed ospita inoltre alcune manifestazioni dilettantistiche, tra le quali il trofeo Silvio Pellico, nato nel 1989, che si corre tra aprile e maggio di ogni anno su un circuito cittadino di circa 5 km da compiersi più volte per un totale di 74 km[106]; e la Coppa San Paolo Apostolo, gara notturna riservata alle categorie giovanili che si svolge, dal 1952, nell'ambito dei festeggiamenti in onore del Patrono[107].
È originario di Solarino il ciclista Giuseppe Palumbo, vincitore di due titoli mondiali juniores su strada, nel 1992[108] e nel 1993,[109]
Altrettanto praticata è l'atletica leggera che, a differenza degli altri sport, ha dato notevole lustro a Solarino soprattutto nei campionati juniores regionali e nazionali. Originaria di Solarino è la martellista nazionale italiana Laura Gibilisco.
Per il rugby la squadra locale è stata la società Elettro Club Solarino militante nel campionato di Serie C per la stagione 1998-99[110].
A partire dalla stagione 2023-24 la Paomar Volley disputa qui le sue partite casalinghe dopo essersi trasferita dal capoluogo Siracusa.
Impianti sportivi
Stadio Comunale "Pippo Scatà", dedicato al mediano solarinese degli anni settanta, scomparso a soli 48 anni[111], si trova a Nord dell'abitato ed è un impianto sportivo polifunzionale, in quanto è comprensivo oltre che del campo da calcio, in terra battuta, di pista per l'atletica leggera, fossato per il salto in lungo, pedana per i lanci (peso, disco, martello), nonché di un campo da tennis, di un campo di calcio a 5.
Tensostatico "Davide Triolo", la struttura, intitolata alla memoria del giovane discobolo solarinese, scomparso tragicamente nel 2004 a soli 27 anni[112], si trova all'interno del perimetro dello stadio comunale; è stata inaugurata il 2 aprile del 2006 e viene utilizzata soprattutto per il volley ed il basket.
Centro Sportivo "Superball", si trova in contrada Masseria (2 km ad Est del centro urbano, nei pressi del sito archeologico di Cozzo Collura) ed è il campo di gioco sia della società di Calcio a 5 Green Sport, sia della ASD Nuovi Orizzonti, squadra campione d'Italia 2011/12 nel Calcio a 5 per ciechi, categoria B1[113]. Nel giugno 2012, la struttura ha ospitato la finale di Coppa Italia di Calcio a 5 per ciechi, categoria B1[114].
Campo di tiro, si trova in località Cugno di Canne.